29/9/2010
Bossi è un povero demente, che dimostra ogni giorno gli esiti devastanti dell’insulto cerebrale che lo colpì alcuni anni orsono. Un personaggio da compatire nella sua miseria umana. Purtroppo egli non si è ritirato nella quiete della sua famiglia, ma continua ad occupare cariche di rilievo nella vita pubblica: capo di un partito in crescita e (può capitare solo in Italia) ministro della Repubblica, con licenza di insultare gli avversari, i simboli dello Stato e chiunque viva sotto la linea gotica.
Cosciente di essere incapace di intendere e di volere (per cui non punibile) si diverte con gestacci e parole sguaiate ad insultare il prossimo, la cui pazienza non può essere infinita; la colpa è nostra che permettiamo ancora lo scempio di fargli occupare i posti di responsabilità da cui pare non voglia allontanarsi.
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