domenica 22 giugno 2014

Elckajer Franco Bono



Elckajer Franco Bono  Italo-venezuelana è ballerina, coreografa ed insegnante, una personalità  eclettica, una forte presenza scenica ed una visione della danza a 360° ne  fanno un’artista di rilievo nel panorama culturale partenopeo, nonché  abile promotrice di eventi legati alla danza. 
Bailaora di flamenco studia prima in Italia ed in seguito approfondisce la sua preparazione nelle accademie di flamenco in Spagna. Tra i suoi  maestri figurano: Julia Garçia Jimenez, Sergio el Javi, Juana Calá, La China,  Cristobal Reyes, Salvador Francisco Inghilleri, Manolo Marin, Felipe Mato, Andrés Marin, Lorena De Luz, Lili de Cordoba, La Popi, Ana Romero, Carmen Fuentes, Manuel Del Rey, José Romero… 
Insegna a Napoli e provincia e periodicamente conduce stage in tutta Italia. 
Amante delle fusioni musicali e coreografiche lavora con diversi gruppi flamenchi e collabora con varie band italiane. Con la compagnia Raices Flamenca, da lei formata e di cui è prima ballerina con il maestro Sergio El Javi (con il quale studia ed elabora coreografie), porta il flamenco nei migliori teatri e clubs partenopei e prende parte a numerosi eventi culturali e di spettacolo in tutta Italia e all’estero riscuotendo grande successo di pubblico e di critica.

venerdì 20 giugno 2014

Definizione di osteopatia



L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, ect..) non prevede l'uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l'apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l'osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).
Inoltre a differenza della medicina tradizionale allopatica, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l'osteopatia considera il sintomo un campanello di allarme e mira all'individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso.

Definizioni
Dal "World Osteopathic Health Organization" (WOHO)
L'osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento.
Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi. Il trattamento osteopatico viene visto come influenza facilitante per incoraggiare questo processo di auto-regolazione.
I dolori accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo.
"Ho pensato che l'osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme "osteo" con "patia" e ho ottenuto Osteopatia".
(Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)

"L'osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l'espressione stessa della vita".
(Still, A.T., 1892)

martedì 17 giugno 2014

vulcano solfatara di Pozzuoli



la Solfatara di Pozzuoli era nota già dai tempi dei Romani che lo chiamavano Forum Vulcani o ingresso per gli Inferi e che già in epoca imperiale apprezzavano il vulcano e la zona tanto da costruire bellissime ville e splendide città.
La solfatara attualmente è un parco di 33 ettari. Caso unico per un vulcano la zona, nei pressi di Napoli, è facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, e la visita del cratere è agevole, adatta anche ai bambini ed ai disabili.
Nella visita guidata del cratere sono previsti diversi percorsi ma di sicuro faranno vedere i due fenomeni più famosi che sono la condensazione del vapore acqueo, e il rimbombo del suolo.
Il primo è quello più appariscente alla Solfatara, che avviene avvicinando ad una fumarola una fiamma: i vapori progressivamente diventano più intensi e pian piano si arriva alla “condensazione” del vapore.
Il rimbombo del suolo si nota in alcuni punti del cratere dove la guida lancia sasso al suolo da una piccola altezza e si sente un “rimbombo” molto forte che da l’impressione di essere su una grande caverna sotterranee: ma si tratta solo di piccole cavità prodotte dai gas su un terreno di natura porosa.