lunedì 8 settembre 2014

Psico-cosa?



Che differenza c'è
Non tutti quelli che fanno un lavoro che inizia con "psico-" fanno le stesse cose. Per avere le idee un po' più chiare (e per non rischiare di sprecare tempo e denaro rivolgendoci alla figura meno adatta al nostro problema), cerchiamo di fare un po' di chiarezza tra i vari "psico-mestieri".


  • Psicologo

Lo psicologo tratta i disagi interiori fornendo un aiuto non farmacologico (colloqui di sostegno, consulenze, tecniche di rilassamento, ecc.). Non ha nessuna competenza sui farmaci, a meno che non sia anche un medico. Uno psicologo non medico non ha alcun titolo per prescrivere medicine.
Per definirsi psicologi bisogna essere iscritti all'Ordine Professionale della propria regione. Il che significa:
- essersi laureati in Psicologia o in Medicina;
- dopo la laurea, avere fatto un tirocinio pratico di almeno un anno;
- dopo il tirocinio, avere superato un esame di stato.
Da qui potete vedere che con la sola laurea in Psicologia non ci si può definire psicologi. Solo chi è iscritto all'Ordine, e nessun altro, può dirsi psicologo. Questo è un punto molto importante, perchè chi si presenta come psicologo ma non è iscritto all'Ordine
- non è in grado di garantire una preparazione professionale adeguata;
- davanti alla legge commette il reato di "esercizio abusivo della professione".


  • Psicoterapeuta

La psicoterapia è un intervento che va più in profondità della semplice consulenza psicologica.
Ci sono moltissime scuole di psicoterapia, ognuna delle quali ha un suo orientamento teorico e tecnico: quindi non è corretto parlare di "terapia" al singolare, come se fosse un intervento sempre uguale e fatto sempre allo stesso modo. E' più giusto parlare di "psicoterapie" al plurale. Questo vuol dire che i terapeuti possono lavorare in modi anche molto differenti fra loro. Perciò è impossibile spiegare cosa succede durante una terapia perché le cose possono cambiare moltissimo in base alla scuola seguita dal terapeuta. La cosa migliore, quindi, è chiedere direttamente a lui come lavora.
Quanto alla legge, per fare gli psicoterapeuti bisogna:
- essere già psicologi,
- avere frequentato, dopo la laurea, una scuola di specializzazione riconosciuta dallo Stato di almeno quattro anni.
Quindi chi è "soltanto" psicologo non può fare terapia e non può chiamarsi psicoterapeuta.
Per essere certi che lo psicologo a cui ci rivolgiamo sia anche terapeuta, la strada più sicura è consultare il suo Ordine Professionale: deve esservi iscritto con entrambi i titoli.


  • Psicanalista (o psicoanalista)

Il termine "psicanalista" era nato inizialmente per definire chi aderiva al pensiero freudiano, ma successivamente ha finito per indicare chiunque, nella sua attività, si ispira ai concetti di base della psicanalisi (freudiana o meno).
La psicoanalisi è sia una teoria sul funzionamento della mente che un modo specifico di intervento sui disagi interiori. Si associa in genere al nome di Sigmund Freud, che fu il primo a metterla a punto. Si ignora spesso, però, che da Freud in poi sono nate moltissime correnti psicoanalitiche: questo vuol dire che è un errore fare coincidere la psicoanalisi esclusivamente con Freud.
Quelle scuole di psicoterapia che si ispirano alla psicoanalisi insegnano a praticare la cosiddetta "psicoterapia psicoanalitica".


  • Psichiatra

Lo psichiatra è un laureato in Medicina che ha, dopo la laurea, ottenuto la specializzazione in Psichiatria. Essendo un medico, ha competenza per prescrivere farmaci. Questo gli permette di intervenire sui disturbi mentali dal punto di vista farmacologico.
E' un errore pensare che lo psichiatra, in quanto medico, sappia intervenire solo tramite le medicine. Dipende molto dall'approccio che egli sceglie di seguire. Accanto a specialisti che privilegiano l'uso dei farmaci si trovano altri che affrontano le malattie associando ai farmaci un intervento anche psicologico (gestito o sempre da loro o appoggiandosi ad altri professionisti).

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