mercoledì 24 settembre 2014

Disturbi d'ansia




L'ansia è uno stato emotivo spiacevole caratterizzato da un senso di oppressione e da un'incertezza timorosa di un qualche evento non ben definito; si è infatti spesso preoccupati in risposta ad un vago, distante, non identificabile pericolo, di cui non se ne capisce l'origine e tanto meno il motivo. Tale stato è accompagnato da tensione e nervosismo e da una serie di sintomi fisiologici più o meno accentuati come palpitazioni, sudorazione fredda improvvisa, tremore, nausea.
Termini quali ansia e paura vengono spesso usati in modo indifferente, ma con paura s'intende l'emozione esperita di fronte ad una specifica situazione valutata come pericolosa per la nostra incolumità fisica e/o psicologica, mentre l'ansia altro non è che la reazione emotiva alla soggettiva valutazione di pericolo. In condizioni normali l'ansia è un meccanismo che anticipa la percezione dei pericoli primi che si identifichino chiaramente e prepara l'organismo all'attacco o alla fuga. 
Avere paura è una naturale reazione ad un pericolo reale; significa essere caduti preda dell’istinto di sopravvivenza: la paura infatti aiuta gli animali (e quindi anche l’uomo) a sopravvivere alle minacce alla propria salute (fisica e psicologica).
Questo tipo di paura si chiama riposta di “attacco-o-fuga”. La risposta di attacco-o-fuga serve a buttarci nella mischia per colpire più forte che possiamo chi ci minaccia, o a farci scappare a gambe levate il più velocemente possibile. 
L’unico scopo di questo comportamento geneticamente determinato è proteggerci da un pericolo reale.
L'ansia è quindi come un sistema di allarme ed è utile alla sopravvivenza della specie. Entro certi limiti l'ansia permette di migliorare le proprie prestazioni, consentendo di utilizzare al meglio le risorse disponibili. Al contrario, quando quei limiti vengono superati, l'ansia può creare un effetto di blocco o interferenza tali da peggiorare la prestazione.
Quando questo meccanismo è mal regolato, l'ansia si traduce in una risposta sproporzionata o irrealistica a preoccupazioni relative all' esistenza o all'ambiente: lo stato di ansietà può raggiungere un livello tale da impedire un ragionevole benessere emotivo e ostacolare l'efficienza nella vita.
In questi casi, l'ansia anziché favorire l'adattamento della persona all'ambiente, lo peggiora e in taluni casi rende necessario un intervento terapeutico.

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