lunedì 27 maggio 2013

UNA MINISTRA IN GAMBA….

Nunzia De Girolamo

Ho cercato disperatamente di creare una quota rosa tra i 100 Napoletani da ricordare ed ho incontrato una certa difficoltà, perché nel meridione la donna conserva ancora l’immagine di angelo del focolare e fatica a farsi spazio in politica come nel giornalismo, nei ruoli dirigenziali come nelle professioni.
Nunzia De Girolamo, assurta giovanissima al ruolo di ministra dell’agricoltura nel governo Letta per chiamata diretta del suo protettore… ed in maniera alquanto singolare.
Arriva una telefonata non attesa “caspita la voce è quella del presidente”; “Nunzia è vero che tu hai un giardino? E che coltivi patate e zucchine?”, “certo è di ottima qualità” annuisce orgogliosa. “Bene avrai il dicastero dell’agricoltura”.
La neoministra è originaria di Benevento, di quell’area del meridione dove la lentezza è regola e si coniuga con la furbizia, dove la provincia è nazione e la nazione è provincia, mentre le colline segnano il confine e l’orizzonte.
Il suo matrimonio è la dimostrazione lampante della applicazione del compromesso storico: il marito deputato del PD, Lei del PDL; la figlioletta di 10 mesi, Gea, per chi non lo sapesse terra, un segno premonitore del futuro della mamma, la quale, nonostante i prossimi impegni conta di non tralasciarla e quando possibile la porterà con sé. Per precauzione la nonna è stata convocata a Roma pronta ad essere impiegata a tempo pieno.
i coniugi Francesco Boccia e Nunzia De Girolamo

Tra le prime gaffe :”il Veneto è una terra di contadini”. La risposta della Lega non si è fatta attendere :”gli interessi economici di una regione a forte vocazione agricola non possono essere rappresentati da una persona inesperta. Qualche maligno ha paventato un conflitto d’interesse per via del padre direttore di un consorzio agrario, ma sono solo chiacchiere della buvette di Montecitorio.
Piace al cavaliere? “non credo lui ammira le linee femminili meno alte dal corpo più fasciato”.
E’ convinta che la politica va fatta sul territorio, venne scoperta cinque anni fa da Bondi, incaricato di cercare giovani di valore da catapultare in politica, con la fedina pulita immacolata ed un futuro ancora in pectore.
Nunzia era impegnata a trattare con Clemente Mastella. All’epoca orientato a sinistra, ma pronto come sempre a cambiare direzione di marcia.
Sempre pronta a manifestare per cause giuste e nobili, come di recente ha marciato al fianco di Alfano verso il Palazzo di Giustizia di Milano, per protestare contro la toghe rosse.
Memorabili le sue apparizioni televisive, alla Sgarbi concluse sempre con zuffe verbali, come capitò con Concita De Gregorio, che ebbe l’ardire di chiederle di cosa parlasse la sera con il marito.
A qualcuno che si chiede quali siano le sue competenze ed i suoi programmi per sviluppare un settore strategico per l’economia italiana quale è l’agricoltura, risponde impettita :”cercherò di portare la cultura della legalità in territori che non l’hanno mai conosciuta, come in quelle lande desolate, una volta fertili, dove dettano legge i casalesi. Quando mia figlia andrà a votare sarà orgogliosa di vivere in un paese migliore dell’attuale”.
Un programma ambizioso per il quale facciamo i migliori auguri, lodando la meritocrazia e concludendo: finalmente l’uomo (anzi la donna) giusta al posto giusto.

I genitori e il marito al quirinale per assistere alla cerimonia del giuramento

Nunzia De girolamo con il presidente Giorgio Napolitano e alcuna colleghe ministro del nuovo governo

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