venerdì 5 ottobre 2012

Spes ultima dea



Sara' sottoposto al vaglio della Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo e anche al Giudizio di Revisione il caso del noto ginecologo napoletano Achille della Ragione, arrestato nell'ottobre del 2011, dopo due anni di latitanza, per una sentenza passata in giudicato del 2008 in quanto ritenuto responsabile di avere praticato un'interruzione di gravidanza senza consenso, commercio e somministrazione di medicinali guasti/scaduti, e falsita' ideologica in atti pubblici. A renderlo noto e' il figlio del professionista, Gian Filippo della Ragione, membro del pool difensivo del medico, raggiunto telefonicamente dall'Ansa. Il ginecologo, ormai da un anno detenuto a Rebibbia, si e' sempre proclamato innocente e ora, fa sapere il suo legale, e' in uno stato di salute precario: ha perso 25 chilogrammi, e' affetto da una grave sindrome depressiva e, soprattutto, ha problemi cardiaci determinati dall'occlusione di tre coronarie, come certificato da una coronarografia dell'ospedale San Raffaele. 
I fatti che hanno portato in carcere il medico riguardano, appunto, l'interruzione di gravidanza non consensuale praticata in una clinica privata di Caserta a una paziente sua accusatrice. Il legale di Della Ragione, dopo minuziose ricerche, ha allegato agli incartamenti sul caso una annotazione di servizio della Squadra Mobile di Potenza, risalente al 6 aprile del 2000, nella quale l'ex convivente della donna riferisce di un tentativo di estorsione da duecento milioni di vecchie lire da parte della donna nei confronti di Della Ragione. 
L'avvocato Della Ragione intende portare davanti ai giudici anche la testimonianza della segretaria della clinica casertana nella quale e' stato praticato l'aborto: una dichiarazione non ammessa in primo grado ma che accerterebbe la ferma intenzione da parte della paziente di volere abortire. La donna, infatti, avrebbe fatto specifica richiesta, firmato il consenso informato per poi sottoporsi all'operazione.
L'avvocato del professionista, inoltre, intende portare ai giudici anche la richiesta di una perizia fonica sulle registrazioni delle telefonate intercorse tra la paziente e il ginecologo che, a suo parere, non sarebbero autentiche ma frutto di manipolazione. Telefonate registrate proprio dalla paziente.
Infine, fa sapere l'avvocato del ginecologo, il suo assistito non avrebbe potuto commettere il falso ideologico relativo alla manipolazione delle cartelle cliniche in quanto per accedervi era necessaria un'autenticazione informatica attraverso una password sconosciuta al professionista e nota solo ai dipendenti amministrativi della clinica. 
''Per febbraio e' stata fissata la discussione del ricorso a Strasburgo, - dice l'avvocato Della Ragione -, davanti alla Corte dei Diritti dell'uomo, che e' stato accettato. E capita a meno del 3% dei ricorsi. La Corte - ha poi concluso il legale del ginecologo - ha recepito nel corso del procedimento otto violazioni del diritto di difesa.La Revisione, invece, sara' presentata entro 30-40 giorni.

il Roma 3 ottobre 2012

il Mattino 3 Ottobre 2012
Il giornale di Napoli 3 ottobre 2012



1 commento:

  1. in questi giorni é tornato all'onore delle cronache il ginecologo Achille della Ragione, per via dell'accoglimento del suo ricorso alla Corte di Strasburgo avversa ad una sentenza che lo vede condannato per aver costretto una donna ad abortire contro la sua volontà.
    Ho conosciuto personalmente questo medico da ragazza, nel 1973, quando lavorava per il CISA e centinaia di pazienti affluivano da tutta Italia nel suo studio per abortire, perché era l'unico che applicava il metodo Karman.
    Fui colpita dalla tariffa praticata per l'intervento. Sulla scrivania vi era un cesto con dei soldi ed un cartello con su scritto: "Chi puo' dia, chi non puo', prenda".
    Veronica

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